Capuns di Coira |
La prima volta che li ho mangiati ero a Coira. L'amico che ero andata a trovare, che studiava a Coira era a lezione e perciò avevo qualche ora da passare sola. Ho girovagato un po' per questa meravigliosa e antichissima città, che pare essere la più antica della Svizzera e quando mi è venuta fame mi sono infilata in una osteria del nucleo.
Non amo mangiare da sola ma la voglia di assaggiare i capuns era troppo forte. Nel mio tedesco che credevo inesistente sono riuscita a ordinarli e ad amarli dal primo boccone. I capuns sono degli involtini di foglie di bietola ripieni di un impasto di uova, farina, cipolla, erbette, salumi grigionesi e formaggio, serviti in un brodo di acqua e latte.
Tegole e Calanda da una finestra sui tetti |
Panchina arcobaleno di un paesino vicino a Coira |
Qualche mese dopo, in Val Calanca, affascinante e selvaggia valle che però non è terra di capuns, Ruth che cucina in modo sapiente, intelligente e meraviglioso mi ha insegnato a cucinare la versione veloce dei capuns. Senza creare il fagottino, le bietole vengono cotte nel brodo e nel latte tagliate a pezzi e nello stesso liquido si cuoce l'impasto di farina e uova che, tagliato sul tagliere, viene fatto cadere direttamente in pentola, proprio come la mia bisnonna tedesca faceva con gli spätzle.
Capuns veloci della Ruth |
Un po' bruttini, ma buonissimi!. |
verza, di una verza gigantesca che non vuole finire. Ci ho già fatto un pentolone di zuppa, 8 capuns, e me ne rimane ancora una pallina in frigo. Io i capuns li preferisco con la bietola ma anche la verza può essere un involucro interessante.
Capuns di verza |
Per la ricetta mi sono ispirata alle seguenti ricette, una di Alan Rosa di Piattoforte e l'altra trovata sul web:
http://www.forum-helveticum.ch/logicio/pmws/forumhelveticum__rezeptrm__it.html
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