lunedì 6 luglio 2015

Sciroppo di fiori di sambuco non proprio a km zero

A Bologna in questi giorni si muore, ci sono 39 gradi reali e quelli percepiti sono molto di più. La notte non si può dormire e neppure di giorno. Ho rinunciato a studiare nei miei tavoli di vetro preferiti in San Giovanni in Monte e mi sono convertita alla biblioteca di archeologia che ha due vantaggi: l'aria condizionata ed è al piano terra, quindi non devo fare le scale per raggiungerla. L'unica cosa che mi dà sollievo in giornate come queste è fingere di essere al mare con la mia coinquilina e fare il bagno nella nostra vasca riempita di acqua fredda, con tanto di occhiali da sole e fingere di bere un cocktail, che è un vero finto cocktail fatto di sciroppo di fiori di sambuco. Un altra cosa che mi da sollievo e farmi sventolare con il ventaglio da Angela che oramai è una sventagliatrice professionista. 

Ormai è tardi per fare lo sciroppo visto che i sambuchi saranno oramai in frutto, ma posto comunque la ricetta per i prossimi anni. 

In realtà voleva essere un'autoproduzione per la decrescita felice a km zero, sulla scia delle marmellate che fa il mio babbo. Ma c'è un piccolo problema con il km zero, mi sono fatta raccogliere i fiori dalla mia coinquilina in Ticino e me li ha portati a Bologna, assieme al limone coltivato da sua zia, dove ho effettivamente preparato lo sciroppo. Quindi bisogna considerare 300 km se lo si beve a Bologna e 600 km se lo si beve a Lugano. Chiedo scusa a tutti i teorici della decrescita e al mio babbo. 

Sciroppo di fiori di sambuco

Ingredienti (per 3 litri d'acqua)

almeno 24 fiori si sambuco
4 o 5 limoni biologici
3 kg di zucchero

Ci andrebbe l'acido citrico ma non avendolo ho usato il succo di un limone.

Procedimento

Pulire i fiori e togliere tutti gli insetti, altrimenti oltre a non essere km zero non è neppure vegan. Mettere i fiori in un barattolo di vetro, ricoprirli d'acqua, mettere il succo di un limone e il resto dei limoni lavati e tagliati a pezzetti grossi. Chiudere il barattolo e lasciar riposare tre giorni, ogni tanto mescolare.

Dopo tre giorni filtrare, eliminare i fiori e i limoni, e portare a ebollizione il liquido con lo zucchero.
Mescolare un paio di minuti fintanto che si addensa. 

Versare il composto bollente nei vasetti precedentemente sterilizzati, non fino all'orlo, lasciare 1 o 2 cm. Chiuderli e capovolgerli. Una volta raffreddati verificare che abbiano fatto il sottovuoto. 

Usare uno o due cucchiai da minestra di sciroppo per ogni bicchiere, aggiungere ghiaccio o menta a piacere!