domenica 27 ottobre 2013

Di Tupperware. Di ceci e di latte di cocco.

Un piatto abbastanza veloce che è buonissimo anche il giorno dopo, da portarsi in facoltà, rigorosamente freddo dentro ad un tupperware. Mi sento figlia della generazione tupperware, secondo me tutte le nostre mamme sono finite più o meno per sbaglio, almeno una volta nella loro vita, alle dimostrazioni a domicilio tupperware. Un tentativo inquietante di mescolare il marketing alle relazioni sociali. Chiamo tupperware quelle scatole di plastica con coperchio pseudo ermetico che però nel mio caso non sono mai di marca tupperware. Una cosa bella dei tupperware è che non si comprano, ad un certo punto si hanno. Mio fratello nel corso della sua vita ne ha accumulati tantissimi e credo che non ne abbia mai acquistato uno. Devono essere quasi tutti di nostra mamma, ricevuti pieni di cibo e mai restituiti. 
Certo tenere il cibo nella plastica non è il massimo, e si fa una fatica boia ad abbinare il coperchio al contenitore, e a volte succede che ti si aprono nella borsa sporcando tutti i libri di cibo. E poi oggi ho trovato in camera mia un tupperware di una settimana fa che mi ero dimenticata di lavare. Però trovo così bello portarsi in giro il cibo. È un po' la versione più pratica ma meno romantica dei bentu giapponesi. O la versione postmoderna dellaschiscetta o barachin, quel contenitore di latta con il pranzo che i lavoratori si portavano da casa.
Portarsi il cibo da casa mi sembra una maniera di volersi bene. E preparare un tupperware per qualcuno è un atto di amore o quanto meno di forte amicizia. La settimana scorsa ho mangiato la mia zuppa di mais a Filippo Re, e anche le lasagne di zucca, funghi, patate e noci. 
Certo lo ammetto a volte è difficile resistere alla tentazione del cibo da strada che si può trovare a Bologna: piadine, pizze, kebab, arancini, tigelle, crescenza, torte salate, focacce, panelle, panzerotti, mozzarelle in carrozza, panini. Per non parlare della crêpes alla crema di pistacchio e gocce di cioccolato fondente di Via delle Moline.

II piatto di cui vi voglio parlare ce lo ha preparato Angela, l'ho mangiato a casa e l'ho mangiato anche il giorno dopo, in piazza San Martino, seduta davanti alla chiesa. Si tratta di riso in bianco cotto nel latte di cocco con bocconcini di pollo e verdurine varie cotte anch'esse nel latte di cocco e curry.


Riso basmati con pollo, germogli di bambù, latte di cocco e curry rosso

INGREDIENTI per 4 persone

La perizia con cui Angi taglia la verdura.

300 g di riso
2 petti di polli
1 cipolla bianca
1 grossa carota
2 zucchine medie
1 barattolo piccolo di germogli di bambù
latte di cocco
pasta di curry rosso

Soffriggere la cipolla e saltare in padella le zucchine e le carote tagliate a bastoncini. Prima le carote che ci mettono di più a cuocere. Poi aggiungere il pollo tagliato a pezzetti e quando è ben cotto aggiungere i germogli di bambù. Mangiati da soli non sono neanche un po' buoni ma in questo piatto ci stanno benissimo. Quando manca poco aggiungere il latte di cocco in cui si è stemperato un po' di pasta di curry. Far cuocere per uno o due minuti a fuoco medio. Il riso si può fare semplicemente bollito. Ma la mia coinquilina mi ha insegnato ad aggiungere un po' di latte di cocco anche nella pentola con il riso e l'acqua bollente. 


Il risultato.

Al Asian'market vicino a casa ho acquistato della pasta di curry verde e ho voluto fare un altra versione della ricetta:



Cous cous con pollo all'arancia, zucchine e ceci, latte di cocco e curry verde

INGREDIENTI per 4 persone

250 g di cuscus
2 petti di pollo
1 cipolla bianca
2 zucchine
un po' di ceci bolliti
latte di cocco
pasta di curry verde
farina
1 arancia
1 po' di succo di limone

Tagliare il pollo e infarinarlo. Farlo cuocere in una padella con un po' d'olio, sfumare con il succo di un'arancia. Quando il pollo è cotto spostarlo in un piatto e nella stessa padella soffriggere una cipolla e cuocere le zucchine a bastoncini. Poi aggiungere i ceci e il pollo e il latte di cocco in cui si è stemperato un po' di curry verde (io l'ho mischiato a quello rosso). Cuocere un paio di minuti e aggiungere qualche goccia di succo di limone. Servire con del cuscus. 



Le varianti di questo piatto sono infinite, si possono usare tutte le verdure, i funghi le carni e i pesci che si vogliono. Con i gamberi e i legumi esce qualcosa di meraviglioso.

Abbinare il cuscus, al latte di cocco è un anacronismo geografico? Può darsi. Secondo me si può mangiare qualsiasi cosa, basta farlo con consapevolezza. 

2 commenti:

  1. con affetto, ti leggo :o) per non perdersi di vista...abbracci sorrisi e canzoni monci*

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