domenica 7 giugno 2015

Lucciole, biciclette rumorose e lavaggio strade.


Quella sera fra gli alberi sotto a San Michele in Bosco era pieno di lucciole che non sembrava neanche di essere in città. Bologna però era lì, bellissima ci aspettava rassicurante, luminosa e un po' rossiccia. L'erba profumava di prato e i fili d'erba taglienti suonavano. E c'erano pure i pipistrelli e io ho pensato che pipistrello fosse la parola più bella del mondo. E. si è seduta vicino a un soffione e non voleva che il vento lo disperdesse. Indovinavamo le costellazioni in un cielo notturno pallido e chiaro dove le stelle brillavano poco, ma noi lo sapevamo che c'erano. In compenso erano le lucciole a sembrare stelle perché erano luminose e infinite. Bologna d'estate è strana, le giornate sono lunghissime, soffocanti, pigre e pesanti di malinconia. Per cercare di scacciarla ho pure giocato un po' a calcio dove i prigionieri facevano la loro ora di libertà. Ma non serve a nulla, bisogna solo rassegnarsi e aspettare la sera. Che quando arriva cambia tutto. Ci sono le lucciole, l'aria e tutto è spensierato. Come quando siamo scese velocissime come frecce da Via San Mamolo con una m sola, con le nostre biciclette un po' vecchie e rumorose e che come dice Sara ci dovremmo inventare una canzone sulle biciclette rumorose. E mi è piaciuto anche andare in bicicletta in Piazza VIII agosto che avevano appena lavato le strade ed era tutto bagnato e l'acqua sull'asfalto ricordava quasi il profumo della pioggia. 

Di carciofi, insetti e bambini con la spada

Teo al Làbas guardando i tre carciofi che tenevo nella borsa mi ha detto che a lui i carciofi fanno un po' impressione, dice che secondo lui assomigliano a degli insetti. Ho pensato che avesse ragione, però non gliel'ho detto perché a me i carciofi, anche se mi sembrano un po' minacciosi, mi piacciono. 
Non la pensava evidentemente come me e Teo quel bambino a cavallo di un triciclo, con la spada in mano che gridava largo largo e pedalava dappertutto in mezzo ai miei amici, alle bottiglie di vino e alla spesa. Infatti quel bambino con il triciclo e con la spada in mano quando ha visto i miei carciofi si è fermato di colpo, gli si sono illuminati gli occhi e ha gridato entusiasta: - Carciofi!-. 
Mi ha subito chiesto se gliene regalavo uno. Mi è sembrato un po' sfacciato ma in realtà quel bambino mi è piaciuto all'istante. Gli ho chiesto perché lo volesse e mi ha detto che lo avrebbe portato a casa e cucinato. Allora io gli o ho dato il mio preziosissimo carciofo. E lui ha continuato a pedalare all'impazzata per il Làbas con la spada in una mano e nell'altra il carciofo. 
Con i due carciofi che mi sono rimasti ho fatto una buonissima pasta.

Pasta carciofi, zucchine e salsiccia

Ingredienti
1 spicchio di aglio
olio di oliva
2 carciofi
1 zucchina
1 po' salsiccia
vino bianco per sfumare
pasta

Procedimento
In una padella scaldare l'olio con lo spicchio d'aglio e poi aggiungere i carciofi puliti e tagliati a fettine. Sfumare con del vino e a metà cottura aggiungere la zucchina tagliata a dadini e alla fine la salsiccia sgranata.
Condirci la pasta.